URBAN LEGENDS - TUTTESTORIE MAGAZINE N.8

UNA LEGGENDA PROLIFICA: IL "CASO DELL'ASCENSORE"

di Emilio Servadio

I moderni studiosi di fenomeni parapsicologici trovano particolarmente gravoso far piazza pulita di un certo modo approssimativo di procedere negli accertamenti e nelle conclusioni: modo che purtroppo e' consacrato anche in opere per lungo tempo ritenute serie e scientifiche. E' ben difficile persuadere il mondo della cultura che le vie battute dai Rhine, dai Soal e dagli Ehrenwald sono vie rispettabili, quando esponenti della scienza universitaria ci squadernano in faccia certe pagine di autori anche di gran fama, nelle quali non si trova, ahinoi, se non superficialita' e totale assenza di spirito critico. Uno dei pił' gravi inconvenienti di certa letteratura metapsichica e', come si sa, l'aver contenuto o l'andar riportando notizie di seconda, terza o ennesima mano. Molte volte e' impossibile risalire alla fonte, e vedere se e quanto la notizia stessa fosse autentica o inventata sin dall'inizio, e se e quanto essa sia stata, poi, pedissequamente ripetuta e via via deformata. Il caso ha voluto che una di tali notizie si ripresentasse, alla nostra attenzione, per ben cinque volte, sotto diversi aspetti. Della notizia stessa possiamo dire una sola cosa: che essa e' quasi certamente inventata di sana pianta. E' tuttavia interessante vedere alcune tappe del cammino da essa percorso, come se ne siano date discordanti versioni, e quante paternitą' le siano state attribuite. La prima pubblicazione della notizia in discorso sembra quella avvenuta nella rivista Light (1892, p. 181) ed e' stata curata dal rev. William Stainton Moses, il famoso autore degli "Insegnamenti spiritici". Egli tace il nome della protagonista; ma alcuni anni dopo, e sullo stesso periodico (1907, p. 64), fu reso noto che si trattava di "una certa Miss Gray" e che il fatto era "avvenuto a Chicago". Ecco quanto scrive il Moses (versione di Ernesto Bozzano): "Un'amica personale mi riferisce il seguente notevolissimo sogno premonitorio. Le parve di sentir battere un forte colpo alla porta di casa, e affacciandosi vide un carro funebre fermo dinanzi alla porta. Grandemente sorpresa, scese ad aprire. Un uomo dal sembiante caratteristico e dallo sguardo strano, sedeva a cassetto del carro funebre, e vedendola comparire sulla soglia, chiese: 'Signorina, non siete ancora pronta?' Essa rispose: 'Oh no! Certamente no!' e gli sbatte' la porta in faccia. L'eco del colpo parve destarla di soprassalto. Rimase impressionata e perplessa, non sapendo che pensare del sogno fatto e del presumibile suo significato. Le sembianze di quell'uomo rimasero impresse nella sua mente alla guisa di un'ossessione, e per quanto si sforzasse a distrarne la mente, non perveniva a dimenticarle. Ella racconto' il sogno ai familiari ed amici, che lo discussero e lo commentarono a lungo insieme a lei". "Trascorsero alcune settimane, quando un giorno alla mia amica occorse di entrare in un grande negozio posto nel centro della citta', e dovendo salire ai piani superiori, stava per entrare nell'ascensore, quando le venne fatto di guardare in faccia l'inserviente dell'ascensore stesso, e immediatamente si arresto' spaventata, avendo in lui riconosciuto l'uomo del sogno. E la sua costernazione si accrebbe a dismisura quando senti' l'inserviente invitarla ad entrare con le identiche parole udite in sogno: 'Signorina, non siete ancora pronta?' Tale straordinaria coincidenza la riconfermo' piu' che mai nel proposito di non entrare, e l'ascensore parti'. Non era ancora pervenuto al quarto piano, che i congegni si ruppero: la gabbia precipito' nel vuoto fracassandosi, e l'inserviente rimase ucciso sul colpo". Nella relazione del 1907, la stessa rivista Light informo' che oltre l'inserviente, erano rimaste uccise in tale occasione altre due persone. Nella letteratura a noi nota, questo caso non e' stato mai investigato, e riposa percio' totalmente sul racconto fatto al Moses dalla sua "amica personale". Ecco ora quanto scrive Camille Flammarion nel volume "Autour de la mort" (Parigi, 1920-21, p. 231-232). Secondo il celebre astronomo e metapsichista, "un distinto psicologo" gli riferi' quanto segue (riassumiamo in parte): Una notte, in Irlanda, un diplomatico inglese, Lord Dufferin, vide apparirgli in sogno un uomo orrendo, che portava una bara, e tale visione lo impressiono'. Alcuni anni dopo, come ambasciatore a Parigi, Lord Dufferin ando' a un ricevimento al Grand Hotel. Al momento di prendere l'ascensore, riconobbe nell'inserviente l'uomo orrendo della visione. Allora - scrive Flammarion - "mosso da una molla istintiva, l'ambasciatore indietreggio', torno' sui suoi passi pronunciando qualche parola di scusa e allegando una dimenticanza, prego' che lo si precedesse senza aspettarlo; poi ando' al bureau dell'albergo, per chiedere informazioni sul personaggio che provoca la sua legittima emozione. Ma non ne ebbe il tempo: si senti', in quel momento, un fracasso spaventevole, misto a grida di angoscia. L'ascensore, giunto a una certa altezza, era precipitato di colpo in fondo al suo pozzo, schiacciando o mutilando coloro che l'occupavano". Il misterioso impiegato - riferisce ancora Flammarion - era uno "scambio", un uomo di passaggio che era stato assunto provvisoriamente... Come si vede, si tratta del medesimo tema di racconto (o di leggenda?), con protagonisti diversi e variazioni nei particolari. Vien fatto naturalmente di chiedersi: qual'e' la versione da preferire? Quella di Chicago o quella di Parigi? Si tratta di Miss Gray o di Lord Dufferin? Quale rapporto c'e' fra le due? Difficile rispondere! Se pero' dell'"amica personale di Moses" non si e' potuto sapere di piu', il giornalista francese Paul Heuze' ha effettuato per conto suo una piccola inchiesta sul "caso Dufferin" ed e' arrivato alle seguenti conclusioni: 1) che Lord Dufferin e' stato ambasciatore a Parigi dal 1892 al 1896; 2) che al Grand Hotel non c'era stato alcun incidente di ascensore dopo il 1878 (incidente in cui rimase uccisa una sola persona, una donna); 3) che nel 1878 Lord Dufferin non era a Parigi, bensi' parte del tempo in Canada, parte a Pietroburgo. Ergo: la versione e' completamente falsa, ancorche' sia stata molte volte citata e ripubblicata. Una bella doccia fredda per gli amici della "parafantasiologia"! Non puo' non colpire, in entrambe le "storie d'ascensore" riportate, l'estrema genericita' dei riferimenti: "... un'amica personale...", "... una certa Miss Gray..."; "... un distinto psicologo...", "... una notte in Irlanda...", "... qualche anno dopo...", ecc. Quale studioso consapevole puo' impedirsi, di fronte a "documenti" simili, di scrollare le spalle e di pronunciare aspri giudizi? Ma le "sorprese dell'ascensore" non sono terminate. Nel 1953, la rivista Urania, edita da Mondadori (n. 8, p. 50), pubblico' nella rubrica "Il fatto incredibile" una lettera, scritta da tal Giacomo Pastorino. Questi vi narrava, come accaduta a lui, l'avventura dell'ascensore, quasi negli stessi termini della "versione Dufferin"! Lo scrivente invio' alla rivista Urania una lettera in cui si denunziava la falsificazione. Tale lettera non fu mai pubblicata... Nel mese di giugno 1955, chi scrive si trovava in una birreria di Roma. Entrato in conversazione con un musicista addetto al locale, questi racconto' che sua moglie e un'amica (!) avevano avuto personalmente l'esperienza dell'ascensore - questa volta a Madrid - e piu' o meno secondo la "versione Gray"... (Naturalmente, ci astenemmo, pro bono pacis, da qualsiasi rettifica o commento). L'ultimo virgulto (o per lo meno, l'ultimo a noi noto) di questa prolifica e leggendaria pianta l'abbiamo trovato nel libro "Quinze ans chez les me'diums", di Marcel Berger (Parigi, 1954, p. 133). Ecco il testo: "La signora Sol Ferrer, figlia del celebre pedagogista spagnuolo fucilato, mi racconta: "Da bambina, soggiornando con mia madre in un albergo di Barcellona, sogno di un signore con la barba, corpulento, con il viso lievemente sfigurato e roso. Il sogno e' cosi' intenso che al risveglio non posso fare a meno d'interrogare la governante: 'Conosciamo noi un signore cosi' e cosi'?' - 'No, non lo conosciamo'. La mia governante mi porta con se' a fare delle commissioni. Al ritorno aspettiamo, nella hall, l'ascensore che deve portarci al nostro piano. L'apparecchio scende. La porta si apre. Esce un signore. 'Il signore del sogno!' - Trascino la mia governante sui passi del personaggio 'barbuto, corpulento, dal viso leggermente sfigurato'. E' lui! E' lui! Ma, dopo venti passi, ci rendiamo conto entrambe... che la nostra mossa e' assurda... Quale pretesto per abbordare quell'uomo? Ritorniamo, mortificate, presso l'ascensore che e' partito allora... Passano alcuni secondi. Un fragore di tuono! La gabbia si era sganciata, causando la morte di sei persone. "Nulla mi togliera' dalla mente, conclude la signora Sol Ferrer, che il signore corpulento, barbuto fosse sceso dai limbi per salvarmi la vita". Ai lettori i commenti, e le conclusioni. A noi sembra che sia quanto mai opportuno ed urgente "scendere dai limbi" di simili fantasie. Riteniamo, comunque, che la "leggenda dell'ascensore", nelle sue varie vicende, sia estremamente significativa e da ben ricordare, quale esempio di quella "parafantasiologia" di cui non ci libereremo mai abbastanza presto, ne' abbastanza energicamente. Siamo onorati di pubblicare su questo numero il qui presente saggio inoltratoci personalmente a tal scopo dal prof. Emilio Servadio ed apparso originariamente sul primo numero della rivista Parapsicologia del gennaio-marzo 1956. Encomiabile e' il metodo con cui l'autore ridimensiona, con particolari e citazioni di fonti, un "racconto fantasioso, dato - come da lui stesso precisato - ogni tanto per verita'". Purtroppo, al momento di andare in stampa apprendiamo della morte, a 91 anni, del Prof. Servadio, l'ultimo padre della psicoanalisi italiana. E' stato un grande divulgatore e un autentico "giornalista", ma cio' che colpiva in lui - hanno detto - era la curiosita'. Una dote che non dovremmo mai abbandonare. (Tratto da "Tutte Storie", Notiziario del Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee, anno IV, n. 8, dicembre 1994, pp. 1-3)