URBAN LEGENDS - TUTTESTORIE MAGAZINE N.8

IL RENE SOTTRATTO NON SOLO LEGGENDE

di Paolo Toselli

Vi ricordate dell'"ambulanza nera" che scorazzava per paesi e citta' dell'Italia centro-meridionale con lo scopo di rapire bambini e espiantare loro gli organi? E le paure che si erano create al diffondersi di tale notizia? Eppure dell'ambulanza e tantomeno dei suoi conducenti, ne' degli atroci traffici a cui sarebbero stati dediti, non fu mai dimostrata l'effettiva esistenza.(1)
Il successo che simili storie hanno ottenuto in questi ultimi anni e' legato essenzialmente alle tensioni generatesi nel nostro paese attorno alle problematiche dei trapianti di organi. In aggiunta sono da considerare le complicazioni derivanti dalle domande di adozione che sono regolate da una legislazione del 1983 estremamente restrittiva e complessa.
Di 7104 richieste per avere un figlio "italiano" nel 1992 ne sono state accettate solo il 7%. I tempi sono lunghissimi. E si allungano ancora di piu' se si pensa che la domanda di adozione decade dopo due anni. Cosi' la ricerca si dirotta verso bambini stranieri. L'adozione internazionale rimane la strada che sembra soddisfare prima l"aspirazione delle coppie. A titolo di esempio, sempre nel '92 le adozioni di bambini stranieri sono state 1882 (1181 dall'America Latina, 209 dall'Asia, 46 dall'Africa e 446 da paesi europei) contro le 816 di minori italiani.
Su questi problemi reali si inseriscono tutta una serie di polemiche, accuse e smentite che raggiungono il culmine proprio nel 1992, tra la fine di marzo e la meta' di maggio. E' in questo periodo che su tutti i quotidiani italiani viene dato ampio spazio alla denuncia di un medico napoletano, Carlo Romano, secondo il quale "bambini poveri sarebbero rapiti per rivenderne gli organi". Smentisce immediatamente il ministro della Sanita': "In Italia i trapianti si fanno nelle strutture pubbliche autorizzate. Se Romano sapeva qualcosa, doveva rivolgersi prima alla magistratura." E alle accuse di utilizzare l'argomento per fini elettorali, il medico corregge il tiro, giustificandosi: "Non mi e' mai capitato un caso del genere. L'ho solo letto sui giornali". (2)
Nel contempo, il problema dei bambini scomparsi e' il tema di numerose trasmissioni televisive, finche' la decisione presa dalla Procura della Repubblica di non concedere l'affissione presso le edicole delle principali citta' italiane delle foto dei bambini scomparsi e l'apertura di un'inchiesta sull'associazione che aveva promosso l'iniziativa in quanto il fenomeno in realta' "e' praticamente inesistente e stranamente enfatizzato" (3), ha fatto improvvisamente sparire l'argomento dalla scena.
Sempre negli stessi giorni (fine marzo) le prime pagine dei quotidiani sono occupate dal caso di una donna incinta di Rio de Janeiro rapita per rubarle il figlio nascituro, onde alimentare la tratta degli organi (e che altro, se no?). La storia, mai arrivata ad esempio negli Stati Uniti ma da noi enfatizzata con ampi servizi(4), compreso un intervento del Papa, si e' sgonfiata dopo due giorni: la donna si era inventata tutto per nascondere un aborto alla famiglia. Ad aprile, nuovo scandalo: l'Italia sarebbe al centro di un traffico clandestino di bambini dall'Albania per sfruttarli come donatori d'organi loro malgrado. La denuncia ha origine da un articolo pubblicato il 28 aprile sul quotidiano napoletano Roma che in realta', all'interno di un servizio esclusivo sulle adozioni clandestine dall'Albania che riempiva ben due pagine, accennava in sole poche righe la possibilita' che "cinque bambini con gravi turbe psichiche fossero finiti in Grecia, dove si dice che operi un'attiva mafia degli organi che lavora per conto di Cosa Nostra". Un'agenzia di stampa, travisando ed enfatizzando a dismisura la suddetta frase, ha creato il caso dove in realta' non esisteva.(5)
Nei giorni a seguire i mezzi di informazione si impossessano, pubblicandola sulle prime pagine, della notizia inerente un cosiddetto "viaggio della speranza" in cui una donna di Roma si sarebbe recata in India dove ha comprato due reni, perche' gli venissero trapiantati, per 30 milioni di lire da donatori viventi.(6) Un fatto reale che comunque non ha fatto altro che alimentare le voci sul commercio di organi.
Curiosamente, mentre si susseguivano tutte queste notizie, la leggenda dell'"ambulanza fantasma" si era sopita. Per tutto l'arco del 1992 e la prima meta' del 1993 non vi fu piu' alcuna emergenza di leggende sul tema degli "organi sottratti". Forse tutto questo susseguirsi di voci aveva gia' fatto fin troppo da cassa di risonanza.
Un istruttivo esempio di come vengono alimentate simili voci e' l'episodio che ha visto protagonista Le'on Schwartzenberg, cancerologo di fama mondiale ed eurodeputato socialista francese. Nel settembre 1993, questi ha affermato davanti all'assemblea plenaria della Comunita' europea, nel contesto di una relazione sul commercio clandestino degli organi: "Dal 1988 al 1992 quattromila bambini brasiliani hanno lasciato la loro terra per l'Italia. Il motivo ufficiale e' sempre l'adozione, ma di questi piccoli in cerca di famiglia ne sono stati ritrovati vivi solo mille. Gli altri sono 'desaparecidos', spariti. Si sospetta che la Camorra li abbia inviati in cliniche clandestine affinche' fossero loro espiantati gli organi". La dichiarazione, rimbalzata sui giornali italiani con titoli a caratteri cubitali, e' stata subito smentita, dati alla mano, dal ministro di Grazia e Giustizia.(7) Ma cio' non ha evitato che per giorni si discutesse dell'ipotesi che il nostro paese fosse realmente al centro di un mercato clandestino di organi espiantati a bambini indifesi. Il tutto basandosi esclusivamente, per stessa affermazione dello Schwartzenberg, su fonti di stampa apparentemente autorevoli (un articolo di Le Monde Diplomatique dell'agosto 1992 e un altro di Le Parisien del 18 agosto 1992 - che in realta' non fa alcun cenno ai trapianti d'organi), ma raramente confermate.
L'emergenza della leggenda
E' a seguito del persistere di questo clima di tensione e incertezze che le voci hanno dato luogo a vere e proprie leggende. Anche se alcuni segnali si erano gia' avuti nella primavera del 1992, solo nell'ottobre 1993 una leggenda simile alla storia "The Stolen Kidney" che ha percorso in questi ultimi anni gli Stati Uniti e l'Europa ha iniziato a circolare in Italia. La storia e' questa. "Tre giovani, una coppia ed un amico, stanno trascorrendo una vacanza di pochi giorni a New York e la sera precedente il ritorno in Italia, mentre la coppia decide di restare in albergo, il terzo giovane informa loro che e' stato invitato ad una serata in discoteca da una ragazza conosciuta quel giorno. L'indomani, al momento di lasciare l'albergo, la coppia scopre che l'amico non e' rientrato nella notte e, dopo un'inutile attesa, decidono di recarsi all'aeroporto: qui, nell'area di imbarco del volo per l'Italia, trovano l'amico in uno stato di profondo torpore, quasi fosse stato drogato. Lo aiutano ad imbarcarsi mentre lui, per tutta la durata del volo, permane nel suo stato di torpore senza poterne spiegare le ragioni. Rientrato a casa, i genitori ovviamente preoccupati scoprono i segni di una ferita (peraltro ben medicata) che il giovane non ricorda come abbia potuto procurarsi. Il medico interpellato per scoprirne la causa, dopo gli opportuni esami, informa loro che al figlio e' stato espiantato un rene. Di tutto questo non viene effettuata denuncia perche' il giovane non ricorda ne' il nome della ragazza ne' quello della discoteca."(8)
Ma e' agli inizi del 1994 che emerge con insistenza una diversa versione della leggenda. I nuovi particolari introdotti sono una camera operatoria ambulante (un TIR, un furgone) che riprende il motivo dell'ambulanza nera, ma i protagonisti non sono piu' bambini, ma adulti. In effetti il tema dell'ambulanza fantasma che rapisce i bambini resta nell'immaginario collettivo, ma dall'estate del 1991 non si manifesta piu' come leggenda, se non in maniera molto sporadica. Dapprima diffusa nella provincia di Cuneo e poi dilagata in tutto il Piemonte la storia narra di un giovane recatosi in una discoteca della zona con amici. Questi conosce una ragazza mai vista prima. Attratto dalla sua bellezza e dalla sua bionda chioma lascia che i suoi amici tornino a casa senza di lui: deve sfruttare l'occasione per stare piu' tempo possibile con lei. Ma i suoi genitori, non vedendolo rientrare iniziano a preoccuparsi. Allora, sono le quattro di mattina, telefonano a casa degli amici, i quali spiegano come erano andate le cose. Intanto le ore passano, e del ragazzo continuano a non aversi notizie. Finche', alle sette, viene ritrovato a bordo della sua auto in sosta davanti ad un ospedale. Cos'era successo? Naturalmente, un rene gli era stato espiantato!(9) Tutti ne discutevano, facendosi mille domande, la principale delle quali riguardava il comportamento anomalo dei giornali che non avevano fatto alcun accenno all'episodio.
L'episodio della "bionda rubarene", che nella prima parte e' molto simile alla leggenda "Benvenuto nel mondo dell'AIDS" se non altro per la presenza dell'avvenente ragazza che adesca gli uomini per scopi criminosi, col trascorrere dei mesi e' stato ambientato in una dozzina di discoteche diverse, tutte pero' localizzate in Piemonte. In altre versioni il ragazzo sarebbe stato ritrovato abbandonato in un fosso con la flebo ancora attaccata al braccio. E' solo a partire dall'estate che la storia inizia a trovare ambientazione anche in numerose discoteche della Lombardia, dell'Emilia e del Veneto. E a causa della notevole diffusione della leggenda, molti quotidiani del nord sono stati costretti a pubblicare articoli di smentita suffragati dalle dichiarazioni di medici e rappresentanti delle forze dell'ordine che negavano l'accadimento di fatti simili.(10)
Agli inizi di maggio, mentre continua a circolare la variante della discoteca, a Torino emerge una nuova versione del "rene sottratto", simile a quella che si era diffusa in Svizzera nell'estate 1992.(11) Un uomo scompare nel parcheggio di un supermercato. Viene ritrovato, nello stesso parcheggio, tre giorni dopo senza un rene (e in qualche caso anche le cornee!), debilitato e con la cartella clinica al collo indicante le medicine somministrategli.
Il dettaglio delle cornee, inseritosi solo di recente, e' giustificabile dal gran parlare che si e' fatto in riferimento al sospetto manifestatosi nel novembre 1993 che nell'Ospedale San Camillo di Roma fossero stati prelevati, senza alcun consenso, organi dai cadaveri per poi essere rivenduti al migliore offerente.(12) E' cosi' nata un'inchiesta giudiziaria, sorta sulla scia della notizia inerente lo scandalo scoppiato in Germania sui cadaveri utilizzati come manichini per sperimentare la sicurezza dei veicoli.
Le indagini, estese poi anche a Pescara e Bari - e successivamente ad altre citta' italiane -, sembrerebbero aver confermato, nel febbraio 1994, che ad alcuni cadaveri erano stati effettivamente asportati gli occhi e sostituiti con palle di vetro. Ma i mezzi di informazione riferendo lo scandalo citavano fantomatiche organizzazioni criminali dedite al traffico d'organi, dimenticando che gli episodi accertati erano decisamente limitati e che comunque le cornee sono dei tessuti e pertanto non soggetti alle limitazioni legislative sui prelievi di organi, anche se di reato si sarebbe trattato.
Alla ricerca del capro espiatorio
Tutto questo parlare di "traffici d'organi" ha probabilmente influito su due casi di cronaca molto singolari. Ci troviamo, per questi episodi, di fronte a quello che viene definito un fenomeno di "ostensione"? Il primo riguarda un ragazzo di 14 anni sequestrato nei pressi di Napoli da un gruppo di nomadi di origine slava il 3 marzo 1994. Ma dopo sole tre ore il rapito e' riuscito a liberarsi e a denunciare i suoi sequestratori che sono subito stati arrestati. Significativamente i mezzi di informazione hanno dato ampio rilievo al caso sostenendo l'ipotesi del traffico clandestino di organi.(13)
Poi, a meta' maggio, nuovo titolo cubitale sui giornali: "Lo hanno rapito i trafficanti di organi". Un operaio di Valdagno, in provincia di Vicenza, sarebbe stato rapito da sconosciuti che, dopo averlo incappucciato e costretto a salire su un furgone, lo hanno tenuto sequestrato in una stalla. Qui sarebbe stato sottoposto a due prelievi di sangue. Dopo qualche ora e' stato rilasciato in mezzo alla campagna piemontese (a 300 km. da casa sua) dove i carabinieri l'hanno raccolto in stato confusionale. Anche in questo caso i mezzi di informazione hanno fatto propria l'ipotesi del sequestrato che il rapimento fosse stato finalizzato ad un espianto clandestino di organi, soluzione poi abbandonata una volta provata l'incompatibilita' con l'analisi del sangue.(14) Ma e' proprio su questo particolare che si sono scagliati i medici: non e' sufficiente l'esame del sangue per un trapianto, ma sono necessari tutta una serie di esami che necessitano un ricovero di almeno due giorni. E' inoltre significativo che anche in questo caso i sequestratori sono stati identificati dal rapito, che non comprendeva il loro linguaggio, come zingari o slavi.
E proprio questa perenne ossessione verso gli zingari, fondata su timori atavici, ha alimentato in questi ultimi anni un'altra leggenda basata sul motivo della sicurezza dei nostri figli. A partire dall'estate 1990 e sino alla meta' del 1992 era diffusa in tutta Italia la storia del bambino, o bambina, rapito al supermercato da una zingara che l'aveva legato a una gamba e nascosto sotto l'ampia gonna. Dall'estate 1993, invece, ha iniziato a circolare la versione in cui un bambino che stava seduto sul carrello spinto dalla mamma in un grande supermercato scompare improvvisamente. Quest'ultima da l'allarme e le porte del supermercato vengono subito fatte chiudere. Trascorsi alcuni lunghi minuti, il bambino viene ritrovato in un gabinetto assieme a degli zingari che nel frattempo gli avevano completamente rasato la testa, cambiato i vestiti con altri piu' usurati e sporcato il viso per renderlo il piu' possibile irriconoscibile.(15) Di solito chi era a conoscenza della storia l'aveva saputa da un'amica che conosceva la cassiera del supermercato. I giornali non ne avevano parlato dietro richiesta della direzione del supermercato onde evitare una pubblicita' negativa. Come non riconoscere in questa storia quella identica diffusa nel 1983 in gran parte degli Stati Uniti e raccolta dallo stesso Brunvand in uno dei suoi libri?(16)

Smentite e false conferme


Qualche volta, come nel caso del bambino rapito al supermercato, le voci, le dicerie che si diffondo attorno a questi pseudo-fatti creano condizionamenti tali da influire sui comportamenti non solo della gente comune, ma anche delle autorita' costituite. Di fatto, sospettando che i bambini brasiliani venissero dati in "adozione" all'estero con lo scopo di poter espiantare i loro organi e poi trapiantarli, nell'agosto del 1994, il tribunale minorile di Recife, nello stato federale brasiliano del Pernambuco, ha sospeso le adozioni da parte di coppie straniere. Non e' pero' la prima volta: fra settembre e dicembre 1993, aveva gia' fatto lo stesso, ma solo per gli adottanti italiani, proprio a seguito della denuncia dell'eurodeputato Schwartzenberg.(17)
Alla fine di settembre scoppia un nuovo scandalo. Davanti alla commissione Affari sociali della Camera, il ministro per la Famiglia, Antonio Guidi ha adombrato l'ipotesi che in Italia sia attivo un traffico di bambini destinato al mercato di organi da trapianto. "Uno scarso controllo alle frontiere - riferisce un comunicato del ministro - e i troppi bambini possono avere determinato abusi nei loro confronti e addirittura traffico d'organi." Il ministro Guidi ha richiesto un maggior monitoraggio sui bambini che giungono, non accompagnati, soprattutto dai paesi dell'Est, d'estate per le vacanze. A rischio, secondo il ministro, sono le donne nubili che partoriscono in case di cura.(18) Ma i suoi sono solo sospetti, come precisa il giorno dopo, maturati a seguito di alcune storie apprese, nel corso della sua lunga attivita' di neuropsichiatra infantile, partecipando a vari congressi medici internazionali. "Io lancio l'allarme, chiedo controlli", precisa il ministro. "Mi son fatto portavoce di una paura." Siamo alle solite: solo storie, solo voci, nessuna informazione piu' dettagliata. E i cori di smentite non si sono fatti attendere.
Il procuratore capo della Repubblica di Roma, Michele Coiro, ha diffuso un comunicato per dire: "non e' mai stato accertato e neppure ipotizzato, nell'ambito della nostra complessa e vasta indagine, che il ricorso alle pratiche dell'adozione internazionale nascondesse in realta' un illecito traffico di organi destinati al trapianto.
L'inchiesta di cui parla Coiro fu affidata al pm Cesare Martellino, che si reco' a fare indagini in Brasile; l'indagine, aperta nel 1989 dopo la denuncia di un cittadino del Salvador, venne archiviata nel 1991. Il magistrato riapri' in parte il fascicolo nel settembre 1993 allorche' il parlamentare europeo Leon Schwartzenberg fece dichiarazioni analoghe a quelle del ministro Guidi. A questo procedimento collabora anche il pm Vincenzo Barbieri. Sia lui sia Martellino, lo scorso anno hanno chiesto una rogatoria internazionale per poter ascoltare l'eurodeputato francese, visto che della fondatezza delle sue dichiarazioni non ha dato ancora alcuna prova. La richiesta dei magistrati comunque, per il momento, non ha avuto alcuna risposta.
Col passare dei giorni, il caso Guidi si ridimensiona, ma si e' iniziato a temere un calo delle donazioni di organi e gli enti autorizzati alle adozioni hanno prefigurato un crollo degli affidamenti di bambini a coppie italiane.
Poi il caso Nicholas Green. Il bambino americano ucciso nel corso di una rapina in Calabria. Il 29 settembre scorso, Nicholas ha salvato cinque vite, ma non soltanto. Il gesto dei suoi genitori, che hanno dato l'assenso per il trapianto dei suoi organi, ha spinto moltissime persone a telefonare ai centri specializzati per chiedere informazioni e promettere aiuto. Famiglie in lutto hanno accettato di donare gli organi dei loro cari. D'improvviso, sull'esempio dei coniugi Green, le coscienze degli italiani si sono risvegliate, e si e' riscontrata una inversione di tendenze. Sara' cosi' anche per le leggende?
Verso quale futuro?
In conclusione, le voci e leggende inerenti i traffici clandestini d'organi circolate con cosi' grande insistenza in questi ultimi quattro anni in Italia - senza un riscontro simile in nessun'altro paese europeo - sono state sostenute e alimentate nel tempo in primis dalle problematiche inerenti la legislazione sulle adozioni molto limitativa nel nostro paese. Ma i veri temi catalizzatori sono stati altri: inizialmente, il fenomeno dei "missing children", ingiustamente enfatizzato dalla stampa come capitato negli USA negli anni '80(19), che alla meta' del 1992 e' stato soppiantato dalle problematiche inerenti la normativa sui trapianti e le donazioni di organi. L'Italia e' l'ultimo paese in graduatoria in Europa per il numero di donatori, sei ogni milione di abitanti, mentre il fabbisogno di organi cresce di anno in anno. "Di trapianti si muore, ma per disinformazione", accusano i medici. Il Prof. Girolamo Sirchia, presidente dell'associazione Nord Italia Transplant ebbe a dichiarare nel gennaio 1994: "Dopo il vergognoso scandalo dei 'predatori d'organi' penso che la situazione in fatto di donazioni rischia seriamente di peggiorare ancor piu'. Anche giornali e televisione hanno grandi responsabilita'. Come si fa a creare una cultura dei trapianti se poi i giornali pubblicano a nove colonne grosse menzogne?"(20)
Mentre, alla fine della primavera 1994, l'immaginario collettivo italiano era talmente saturo di storie riguardanti "reni sottratti" in discoteche, supermercati e boutiques, sono nuovamente ricominciate a circolare storie di pulmini e porsche nere che rapivano bambini i quali poi venivano immancabilmente ritrovati senza un rene. Questa volta pero' le voci si sono spostate dal sud al nord, in Lombardia per la precisione. Cosi' come ha risalito la penisola la leggenda della moglie ritrovata nel seminterrato di un negozio alla moda, questa volta nel pieno centro di Milano, pronta per essere avviata al mercato clandestino degli organi.
Probabilmente ci troviamo di fronte ad uno specifico italiano, che mette in scena un pressante immaginario paragonabile attualmente alla fenomenologia del Satanic Ritual Abuse anglosassone.
Quali saranno i futuri sviluppi?

Bibliografia


(1) Vedasi, ad esempio, Giuseppe Stilo e Paolo Toselli, "Gli acchiappabambini e l'ambulanza nera", Tutte Storie, n.1, marzo 1991, pp. 9-11. Paolo Toselli, "Bambini: carne da trapianto!", Tutte Storie, n. 2, luglio 1991, pp. 1-5. Paolo Toselli, "Bambini rapiti e traffico d'organi", Tutte Storie, n. 3, novembre 1991, pp. 2-6.
(2) m.d.b., "'Rapiscono bimbi per i loro organi' De Lorenzo nega", Corriere della Sera, 25.03.1992. "Commercio di minori per usare gli organi", Avvenire, 25.03.1992. "Rapiscono i bambini poveri per rivenderne gli organi", La Repubblica, 25.03.1992. "'C'e' un mercato di organi' E' polemica con il ministro", Roma, 25.03.1992.
(3) Augusto Pozzoli, "No ai bimbi in locandina", Corriere della Sera (Cronaca di Milano), 28.03.1992.
(4) "Rapito dal ventre della madre", La Nazione, 29.03.1992. "Rapiscono donna incinta per tenersi il neonato", L'Unita', 29.03.1992. "Il Papa in campo contro gli orrori di Rio", La Stampa, 30.03.1992. Giancarlo Summa, "Ha inventato tutto la brasiliana 'sequestrata' per partorire", L'Unita', 31.03.1992.
(5) Titti Beneduce, "Bimbi comprati per gli organi", Il Secolo XIX, 28.04.1992. "Tratta di bimbi in Albania", La Nazione, 28.04.1992.
(6) R. Cri. "Troppa attesa, compra rene in India", La Stampa, 7.05.1992.
(7) Carlo Chianura, "Vengono dall'Italia i trafficanti di organi. L'accusa della Cee", La Repubblica, 15.09.1993. Daniela Daniele, "In Italia commercio di bambini, La Stampa, 15.09.1993. A. Bo., "Bimbi venduti? Conso scagiona l'Italia", Corriere della Sera, 15.09.1993. Marco Zatterin, "Italiani, predatori d'organi", L'Indipendente, 15.09.1993. Ugo Apollonio, "Trapianti: l'Italia ha il bisturi pulito", Il Giornale, 16.09.1993, Daniela Daniele, "Scandalo del traffico d'organi: la sanita' apre un'inchiesta", La Stampa, 16.09.1993. European Parliament, Verbatim Report of Proceedings. Strasbourg 13.9.1993, pp. 20-29. European Parliament, Re'solution sur l'interdictiondu commerce des organes a' transplanter, A3-0074/93.
(8) Giorgio Bertinetti, Pino Torinese (TO), 22.10.1993. Comunicazione personale.
(9) Eraldo Borgna, Mondovi' (CN), 2.02.1994. Comunicazione personale.
(10) Vedasi, ad esempio Mauro Facciolo, "La favola dei predatori di reni", La Stampa, cronaca di Alessandria, 29.04.1994, Giovanna Favro, "Ladri di reni, la bufala diventa leggenda", La Stampa, 29.05.1994, Marco Castoldi, "Aleggia sulla Bassa il terrore-vampira", Corriere della Sera, 10.06.1994, Enrico Fovanna, "Predatori d'organi, brivido di moda", Il Giorno, 17.06.1994.
(11) "Basilea: aggrediti vengono 'scippati' a forza dei reni", Il Giorno, 17.07.1992. Roger de Diesbach, "Les rumeurs de vols d'organes de'couragent les donneurs", Le Nouveau Quotidien, 3.03.1993. (12) Flavio Haver, "Inchiesta sul traffico d'organi in ospedale", Corriere della Sera, 27.11.1993. Fiorenza Sarzanini, "Trapianti d'organi strappati ai morti", Il Messaggero, 27.11.1993.
(13) Franco Buononato, "Ragazzo rapito dai nomadi, riesce a scappare", Il Mattino, 4.03.1994.
(14) Silvano Mazzolin, "Lo hanno rapito i 'cacciatori di organi'?", Il Giorno, 14.05.1994. "I raziatori d'organi sono diventati un caso", Il Secolo XIX, 15.05.1994.
(15) Paolo Toselli, La famosa invasione delle vipere volanti, Sonzogno, Milano 1994, pp. 165-173.
(16) Jan Harold Brunvand, The Mexican Pet, Norton, New York 1986, pp. 48-56. Trad. it. Leggende metropolitane, Costa & Nolan, Genova 1988, pp. 137-144.
(17) "Adozioni vietate agli italiani", La Stampa, 22.09.1993. "Traffico d'organi di bimbi: Brasile, alt alle adozioni", La Repubblica, 31.08.1994.
(18) Francesco Grignetti, "Bambini venduti per i trapianti", La Stampa, 22.09.1994. Claudia Arletti, "Bambini usati per i trapianti", L'Unita', 22.09.1994. Mario Tortello, "Allarme adozioni, e' bufera su Guidi", La Stampa, 23.09.1994. Claudia Arletti, "Guidi: non ho le prove, era solo un'ipotesi", L'Unita', 23.09.1994. R.Cri., "Guidi insiste: organi rubati", La Stampa, 24.09.1994.
(19) Joel Best, "Rethoric on Claims-Making: Constructing the Missing Children Problem", Social Problems, 34, n. 2, 1987, pp. 101-121. Ve'ronique Campion-Vincent, "Situations d'incertitude et rumeurs: disparitions et meurtres d'enfants", in Communications, n. 52, Ed. du Seuil, Paris 1990, pp. 51-60.
(20) Mimmo Di Marzio, "Trapianti, battaglia perduta", Il Giornale, 28.01.1994.


(Tratto da "Tutte Storie", Notiziario del Centro per la Raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee, anno IV, n. 8, dicembre 1994, pp. 6-11)