paolo maffioli on Wednesday, February 17, 1999 at 09:26:57
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fonte: ricevuta via e-mail
luogo: torino
storia: oramai via e-mailsi ricevono in media un messaggio di questo tipo alla
settimana.
riporto il messaggio ricevuto.
" Mi è giunta questa mail, e mi è sembrato bene inviarvela!
Vi invio la traduzione di una mail inglese, non è una palla!
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Controllate gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controllate se contengono
una sostanza chiamata Sodium Laureth Sulfate, o semplicementeSLS. Questa
sostanza si trova nella maggior parte degli shampoo e i produttori la usano
perche' fa molta schiuma ed e' economica. Ma il fatto e' che l'SLS si usa per
strofinare i pavimenti del garage, ed e'molto forte. E' anche provato che puo'
provocare il cancro a lungo andare, e questo non e' uno scherzo. Io sono andato
a casa e ho controllato il mio shampoo (Vidal Sasoon) e non lo contiene. Comunque,
altri come il Vo5, Palmolive, Paul Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp eccetera,
contengono questa sostanza. Allora ho chiamato una ditta, e gli ho detto che
il loro prodotto contiene una sotanza che fara' venire il cancro alla gente.
Hanno detto, "si, lo sappiamo, ma non possiamo farci niente perche' abbiamo
bisogno di quella sostanza per produrre la schiuma. Anche il dentrificio Colgate
contiene quella sostanza per produrre le bolle. Dicono che mi manderanno delle
informazioni.La ricerca ha dimostrato che negli anni 80 la probabilita' di prendere
il cancro era 1 su 8000 e ora, negli anni 90, le probabilita' di prendere il
cancro sono 1 su 3, e cio' e' molto serio. Cosi' spero che prendiate questa
lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete, nella speranza
di impedire di provocarci il cancro. La cosa e' seria, e dopo che avete letto
questa lettera, passatela a quante piu' persone possibile. Non e' una Catena
di sant'Antonio, ma riguarda la nostra salute.
Michelle Hailey
Executive Secretary
University of Pennsylvania Health System Office of Legal Affairs
(215) 662-2546"
fine del mEssaggio ricevuto. Tra l'altro non conosco neppure la persona che
me lo ha inviato. Però ho saputo che nel giro di qualche ora, il messaggio ha
riempito le caselle postali di un'azienda per cui il capo ha provveduto ad una
doverosa lavata di capo... , ma con il sapone di marsiglia.
Onyx (onyx72@tin.it) on Friday, September 1, 2000 at 09:05:09
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fonte: Amico
occasione: via e-mail
luogo: Salerno
storia:
Oggetto: Leggete attentamente
ESSERE INFORMATI
Fonte: University of Pennsylvania Health System Office of Legal Affairs
(Traduzione)
Controllate gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controllate se
contengono una sostanza chiamata SODIUM LAURETH SULFATE,o semplicemente
SLS. Questa sostanza si trova nella maggior parte degli shampoo,e
i produttori la usano perche' fa molta schiuma ed e' economica. Ma il fatto
e' che l'SLS si usa per strofinare i pavimenti dei garage, ed e' molto
forte. E' anche provato che puo' provocare il cancro a lungo andare,
e questo non e' uno scherzo. Il VO5, Palmolive, Paul Mitchel,
il nuovo shampoo della Hemp contengono questa sostanza. Allora ho chiamato
una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene una sostanza che
fara' venire il cancro alla gente. Hanno risposto: "Si' ,lo sappiamo,
ma non possiamo farci niente perche' abbiamo bisogno di quella sostanza
per produrre la schiuma." Anche il dentifricio Colgate contiene quella
sostanza per produrre le bolle. Dicono che mi manderanno delle informazioni.
La ricerca ha dimostrato che negli anni'80 le probabilita'
di prendere il cancro erano 1 su 800,e ora,negli anni '90 , sono 1 su
3,e ciò e' molto preoccupante. Cosi' spero che prendiate questa
lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete,nella speranza
di impedire di provocarci il cancro. La cosa e' seria, dopo che avete
letto questa lettera cercate di informare tutti quelli che potete.
P.S. Contengono quella sostanza:
Shampoo dell'Antica Erboristeria
bagnoschiuma Bionsen
collutorio L'Angelica
shampoo Clear dentifricio Macleens Extrafresh
dentifricio Oral-B Sensitive Fluoride
dentifricio AZ verde protezione carie
shampoo OSMOSE e BIOPOINT
Non so quelli dell'Erbolario, con l'occasione ho scoperto che non hanno
gli ingredienti sulla confezione
GRESSONI EMANUELA (nturconi@tin.it) on Thursday, September 14, 2000 at 18:47:52
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fonte: VIA E-MAIL
occasione: RECENTEMENTE
luogo: BUSTO ARSIZIO
storia: E'LA SOLITA STORIA DEL SODIUM LAURETH SULFATE SOLO CHE NON RIESCO A CONVINCERE MIO FRATELLO CHE E' UNA LEGGENDA ANCHE PERCHE' IL SUO FARMACISTA E DENTISTA GLI HANNO DETTO CHE E' TUTTO VERO ! ORA E' TERRORIZZATO ! AIUTATEMI! GRAZIE.
andrea aversa (aversaandrea@hotmail.it) on Wednesday, September 20, 2000 at
20:53:10
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fonte: un amico
occasione: mandandomi una e-mail (tam-tam)
luogo: Lecce
storia: Circola voce che l'SLS, sostanza contenuta nella totalità dei bagno schiuma, shampoo e dentifrici, sia cancerogena;si invita, chi riceve il messaggio, di avvertire parenti ed amici stretti del pericolo che corrono! L'e-mail avverte che Il SODIUM LAURETH SOLFATE viene usato per strofinare i pavimenti dei garage.Vi invierò se desiderate, l'e-mail per intero.
From: "Gabriela Guidetti"
To: "Carlo Presotto" Sent: Friday, September 22, 2000 3:00 PM
Subject: Un nuovo allarme su Internet
Ti mando per conoscenza una e-mail inviatami da conoscenti. Dal numero dei vari forward riportati è possibile ritenere che il messaggio allarmistico si stia diffondendo a vista d'occhio. Personalmente ritengo che questo messaggio abbia molti punti in contatto (america, ambientalisti, Seattle...) con quello sull'origine della carne degli hamburger McDonald's. E' interessante seguire questo nuovo fenomeno: notizie probabilmente create ad arte per colpire multinazionali e prodotti di largo consumo. Nel testo originale vengono citate alcune marche di shampoo che da noi non sono molto o per niente diffuse (VO5, Palmolive, Paul Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp), mentre alla fine, come PS (e quindi con un'aggiunta avvenuta in un secondo momento ed adattata al nostro paese) è stato inserito un elenco di prodotti tipicamente italiani (L'Angelica, l'Erbolario, ecc...). Eccoti di seguito quanto:
LEGGETE E FATE CIRCOLARE................GRAZIE !
Controllate gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controllate se contengono
una sostanza chiamata SODIUM LAURETHSULFATE, o semplicemente SLS. Questa sostanza
si trova nella maggior parte degli shampoo,e i produttori la usano perche'
fa molta schiuma ed e' economica.
Ma il fatto e che l'SLS si usa per strofinare i pavimenti dei garage, ed e'molto
forte. E' anche provato che puo'provocare il cancro a lungo andare, e questo
non e'uno scherzo. Il VO5, Palmolive, Paul Mitchel, il nuovo shampoo della
Hemp contengono questa sostanza.
Allora ho chiamato una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene
una sostanza che fara' venire il cancro. Hanno risposto: "Si , lo sappiamo,
ma non possiamo farci niente perche' abbiamo bisogno di quella sostanza per
produrre la schiuma." Anche il dentifricio Colgate contiene quella sostanza
per produrre le bolle. Dicono che mi manderanno delle informazioni. La ricerca
ha dimostrato che negli anni'80 le probabilita' di prendere il cancro erano
1 su 800 e ora, negli anni '90 , sono 1 su 3,e cio e' molto preoccupante.
Cosi' spero che prendiate questa lettera sul serio e la passiate a tutti quelli
che conoscete, nella speranza di impedire di provocarci il cancro. La cosa
e' seria, dopo che avete letto questa lettera cercate di informare tutti
quelli che potete.
P.S. Contengono quella sostanza:
Shampoo dell'Antica Erboristeria, Bagnoschiuma Bionsen,
Collutorio L'Angelica, Shampoo Clear
dentifricio Macleens Extrafresh, dentifricio Oral-B
Sensitive Fluoride, dentifricio AZ verde protezione carie
shampoo OSMOSE e BIOPOINT
Non so quelli dell'Erbolario, con l'occasione ho scoperto che non hanno gli
ingredienti sulla confezione.
----- Original Message -----
From:
To:
Cc: "Mailing List Leggende contemporanee"
Sent: Monday, October 02, 2000 2:09 PM
Subject: [Urban-legends] Re: SLS qualcuno ne sa qualcosa ?
c'e' qualche chimico in lista o qualcuno che possa dare spiegazioni sulla
sostanza citata ? e' tutta una bufala ? ESSERE INFORMATI
Fonte: University of Pennsylvania Health System Office of Legal Affairs
(Traduzione)
Controllate gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controllate
se contengono una sostanza chiamata SODIUM LAURETH SULFATE,o semplicemente
SLS.
Con tutta evidenza, si tratta di una burla diffusa fin dal 1997 in lingua
inglese e giunta in italiano fra il 1998 e il 1999.
Vedi: http://urbanlegends.about.com/science/urbanlegends/library/weekly/aa090998.htm
http://www.hc-sc.gc.ca/ehp/ehd/psb/cosmetics/sls.htm
http://www.urbanmyths.com/email_shampoo.html
Saluti zetetici, Robert
Giuseppe Ligi (giuseppe_ligi@tin.it) on Wednesday, October 4, 2000 at 10:40:52
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fonte: amica
occasione: mail
storia: Questa è una mail inoltratami da un'amica circa la presenza di una sostanza cancerogena all'interno di shampoo. Che voi sappiate, risponde a verità?
Da:XXXXXXXXX
Inviato: martedi 3 ottobre 2000 8.40
A: XXXXXXXXX
Oggetto: I: info ESSERE INFORMATI
Fonte: University of Pennsylvania Health System Office of
Controllate gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo e controllate se contengono
una sostanza chiamata SODIUM LAURETH SULFATE, o semplicemente SLS. Questa sostanza
si trova nella maggior parte degli shampoo, e i produttori la usano perche'
fa molta schiuma ed e' economica. Ma il fatto e' che l'SLS si usa per strofinare
i pavimenti dei garage, ed e' molto forte. E' anche provato che puo' provocare
il cancro a lungo andare, e questo non e' uno scherzo. Il VO5, Palmolive, Paul
Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp contengono questa sostanza. Allora ho chiamato
una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene una sostanza che fara'
venire il cancro alla gente. Hanno risposto: "Si' ,lo sappiamo, ma non possiamo
farci niente perche' abbiamo bisogno di quella sostanza per produrre la schiuma."
Anche il dentifricio Colgate contiene quella sostanza per produrre le bolle.
Dicono che mi manderanno delle informazioni. La ricerca ha dimostrato che negli
anni '80 le probabilita' di prendere i cancro erano 1 su 800, e ora, negli anni
'90, sono 1 su 3, e cio e' molto preoccupante. Cosi' spero che prendiate questa
lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete, nella speranza
di impedire di provocarci il cancro. La cosa e' seria, dopo che avete letto
questa lettera cercate di informare tutti quelli che potete. P.S.
Contengono quella sostanza:
Shampoo dell'Antica Erboristeria
bagnoschiuma Bionsen
collutorio L'Angelica
shampoo Clear
dentifricio Macleens Extrafresh
dentifricio Oral-B Sensitive Fluoride
dentifricio AZ verde protezione carie
shampoo OSMOSE e BIOPOINT
Non so quelli dell'Erbolario, con l'occasione ho scoperto che non hanno gli ingredienti sulla confezione
From: "Gabriela Guidetti"
Sent: Thursday, October 19, 2000 9:59 AM
Subject: Sempre riguardo al Sodium Laureth Sulfate
ieri mi è arrivato via posta l'ultimo numero (n. 8 ottobre 2000) di Consumatori, la rivista della Coop - Edizione di Modena, il mensile che viene spedito a tutti i soci Coop e che si occupa dei problemi dei consumatori, appunto. Nella rubrica delle lettere ecco cosa ho trovato: Ho letto che studi di Università americane hanno dimostrato la nocività del sodium laureth sulfate (SLS) contenuto in molti dentifrici, shampoo e detergenti in genere, anche a marchio Coop. Vorrei maggiori informazioni. Lettera firmata da una socia di Genova [Risposta] Riportiamo di seguito la posizione ufficiale di Coop A seguito delle notizie allarmanti relative ai tensioattivi utilizzati nei prodotti per l'igiene persona e prodotti analoghi, Coop si è immediatamente attivata per verificarle: al momento esse risultano prive di fondamento e prova scientifica. Dagli studi di genotossicità e cancerogenesi esaminati non emerge alcuna evidenza che comprovi dei rischi per l'uomo dalle menzionate sostanze. La legge 713/86 che costituisce recepimento di direttive europee, autorizza l'impiego di queste sostanze considerandole sicure per la salute umana nelle attuali applicazioni cosmetiche. Siamo comunque in fase di ulteriori approfondimenti scientifici ed abbiamo attivato uno studio specifico per confermare quanto sopra detto, pronti ad eliminare tali componenti a fronte dell'emergere di una ipotesi di rischio per il consumatore o l'ambiente. Se si tratta di una leggenda metropolitana, certo i suoi ideatori sono stati molto bravi se stanno addirittura provocando interventi da soggetti di notevole rilevanza economica come la Coop!
From: "S@ndro"
Sent: Thursday, November 09, 2000 5:04 PM
Subject: [Urban-legends] Salute(repubblica) e SLS
sul supplemento di Salute di Repubblica 09/10/2000 a pag 41 c'è un articolo
sul sodium laurethsulfate. dopo aver ricevuto numerose mail di persone preoccupate
per i possibili effetti del SLS è stato interpellato il prof. Riccardo Rosso(oncologia
medica,IST, genova) che sostanzialmente ha detto che il SLS può avere un effetto
di tipo infiammatorio( bruciore congiuntivale o irritazioni) in caso di alto
dosaggio e di sensibilità verso il prodotto. LA commissione della comunità europea
per la sicurezza dei prodotti cosmetici ha categoricamente escluso la cancerogeneità
del l'Ammonio lauretilsolfato. Saluti sandro
Inviato: giovedì 10 gennaio 2002 19.47
A: Leggende Metropolitane Oggetto: [Urban-legends]
Fw: la salute Ecco che cosa mi è appena arrivato con un commento non mio!
Ciao Eve E ora cosa facciamo ???
Articolo da divulgare: Controlla gli ingredienti sulle bottiglie di shampoo
e controlla se contengono una sostanza chiamata SODIUM LAURETH (o lauryl) SULFATE
o semplicemente SLS. Questa sostanza si trova nella maggior parte degli shampoo,
e i produttori la usano perche' fa molta schiuma ed e' economica. Ma il fatto
è che l'SLS si usa per strofinare i pavimenti dei garage ed e' molto forte.
E' anche provato che puo' provocare il cancro a lungo andare, e questo non e'
uno scherzo. Livello di cancerosita è pari a quello del benzene. Il VO5, Palmolive,
Paul Mitchel, il nuovo shampoo della Hemp contengono questa sostanza. Allora
ho chiamato una ditta e gli ho detto che il loro prodotto contiene una sostanza
che fara' venire il cancro. Hanno risposto:"Si, lo sappiamo, ma non possiamo
farci niente perche' abbiamo bisogno di quella sostanza per produrre la schiuma."
Anche il dentifricio Colgate contiene quella sostanza per produrre le bolle.
Dicono che mi manderanno delle informazioni. La ricerca ha dimostrato che negli
anni'80 le probabilita' di prendere il cancro erano 1 su 800 e ora, negli anni
'90, sono 1 su 3, e ciò e' molto preoccupante. Cosi' spero che prendiate questa
lettera sul serio e la passiate a tutti quelli che conoscete, nella speranza
di impedire di provocarci il cancro..
La cosa e' seria, dopo che avete letto questa lettera cercate di informare tutti
quelli che potete.
Contengono quella sostanza:
Shampoo dell'Antica Erboristeria
Bagnoschiuma Bionsen
Bagnoschiuma Nivea
Collutorio L'Angelica
Shampoo Clear
Shampoo Garnier
Shampoo L'Oreal
Dentifricio Macleens Extrafresh
Dentifricio Oral-B Sensitive Fluoride
Dentifricio AZ verde protezione carie
Shampoo OSMOSE e BIOPOINT
Non so quelli dell'Erbolario, con l'occasione ho scoperto che non hanno gli
ingredienti sulla confezione.
SE HAI ANCORA DUBBI LEGGI "SALUTE" IL SETTIMANALE DI REPUBBLICA SULLA SALUTE
DEL 9 NOVEMBRE 2000. ALLA PAG 40 - 41 (riquadro verde in alto centro) TROVERAI
UN ARTICOLO CHE PARLA PROPRIO DI QUESTA SOSTANZA.
CONCLUSIONE: NESSUNO NEGA LA PRESENZA DI TALE SOSTANZA, MA LA GIUSTIFICANO;
ANZI, PER MOTIVI PURAMENTE ECONOMICI, DICONO CHE LE BASSE DOSI SAREBBERO ININFLUENTI,
MA UNA BASSA DOSE CON LA DOCCIA,UNA PER LAVARE DENTI , UNA PER LAVARE I CAPELLI
.....
A LUNGO ANDARE QUANTO FA? E SE COLORO CHE GIUSTIFICANO L'UTILIZZO DI TALE SOSTANZA
INVECE DI PENSARE ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI PENSASSERO SOLO A NON FARE ANDARE
IN ROVINA LE MULTINAZIONALI?
Si tratta di un messaggio originato negli Stati Uniti intorno al 1998 e che
circola da allora in varie forme, in almeno quattro lingue; si diffonde con
lo stesso meccanismo (e per ragioni analoghe) delle leggende metropolitane.
Chiaramente, questo non implica automaticamente che il contenuto sia falso;
in questo caso specifico, tuttavia, lo è. Prima di entrare nel merito dei contenuti,
qualche aspetto comune a voci di questo genere.
-- L'indizio più forte di tutti è proprio il tipo di messaggio, cioè un avvertimento.
È proprio dello "Xerox-lore", cioè dei testi che, di fotocopia in fotocopia,
vengono diffusi per avvertire di un supposto pericolo.
Con l'avvento del Web, la fotocopiatrice è stata sostituita dalla posta elettronica.
I due testi più celebri in questa categoria sono quello sugli additivi alimentari
(completamente falso) e quello sui "tatuaggi" o "figurine" all'LSD (basata su
elementi reali, ma completamente travisati) che hanno circolato a lungo negli
anni '70 e '80 [3].
Si differenziano dalle "leggende urbane" propriamente dette in quanto non hanno
struttura narrativa, anche se la ragione della diffusione è analoga a quella
delle leggende dette "cautionary tales"; il fatto che sia la paura, in generale,
a muovere questa forma di comunicazione è, ovviamente, testimoniato dalla rarità
di voci "positive" [4].
Il messaggio, una volta originato non si sa da chi e non si sa come, si propaga
poi perché "la rumeur est une nouvelle" [5], importante e da cui può dipendere
la salute.
-- Il messaggio contiene un rinvio ad autorità di qualche genere: il supplemento
Salute di Repubblica in questo caso, ma l'anno scorso era un numero verde di
un ospedale americano, che tuttavia dichiarava di non saperne nulla.
La prima versione era "benedetta" da una dottoressa Michelle Hailey della University
of Pennsylvania la quale, manco a dirlo, non ne sapeva nulla neache lei.
-- Cita poi qualche dato numerico per dare una parvenza di rigore (tra l'altro,
una versione che sta circolando in francese riporta 1 su 8000 invece di uno
su 800, ad esempio; credo comunque che il numero sia in ogni caso sbagliato)
L'apparente ricchezza di dettagli (in special modo quantitativi o, almeno apparentemente,
verificabili come i nomi e indirizzi di poco sopra) fornisce credibilità al
testo [1].
-- Gli errori (più spesso di ortografia nei testi in inglese, di sintassi o
di logica, sovente derivanti da traduzioni approssimative, in quelli in italiano)
mostrano come "la precisione apparente del testo si accompagna ad una certa
incomprensione degli elementi, l'essenziale essendo il messaggio nella sua globalità,
la sua credibilità e la necessità di diffonderlo" [2]
-- Fa un elenco di prodotti che lo contengono, citandone misteriosamente alcuni
e non altri (praticamente qualunque shampoo o sapone liquido ne contiene). Ricordate,
all'epoca dello "Xerox-lore", l'ormai celebre volantino fotocopiato "dell'Ospedale
Villejuif di Parigi" sugli additivi alimentari? Riportava, nella versione in
italiano anche se non in quella francese, un elenco del genere (e notate il
rinvio all'autorità!) Anche qui, l'intento di chi racconta è fornire autorevolezza
al testo.
-- Il contenuto conferma alcuni modelli mentali (anche qui, non necessariamente
ingiustificati!) di chi legge: il sospetto nei confronti delle sostanza chimiche
che non si conoscono, l'idea della grande industria che "complotta" incurante
della salute dei consumatori…
Un messaggio può circolare più facilmente se suscita forti "assonanze cognitive",
come quando supporta i preconcetti di chi lo trasmette.
Come scrivevo sopra, una voce che si propaga in questo modo non è necessariamente
falsa; l'appello per la ragazza nigeriana che circola in questi giorni ha molte
delle caratteristiche di una leggenda metropolitana (anche se di tipo differente),
ma è tristemente vera. Bisognerà vedere se sarà ancora in giro tra qualche mese
o anno, a faccenda conclusa; come quello per le cartoline al bambino malato
terminale. Circola ancora anni dopo il raggiungimento del record auspicato con
più di cento milioni di cartoline, l'operazione e la guarigione di Craig Shergold
(oggi ha, se non sbaglio, ventidue anni) e numerosi appelli da parte della Royal
Mail per far cessare la pioggia di cartoline...
Il Sodio Laurilsolfato (SLS) ed il Sodio Lauriletere Solfato (SLES, sono due
sostanze differenti) sono effettivamente usati in praticamente tutti i detergenti,
per uso personale o meno, in commercio; sono effettivamente irritanti (come,
peraltro, la capsicina del peperoncino che fa così bene). In più, SLS è leggermente
purgativo. Ma questi sono i soli rischi (noti) per la salute: almeno tre differenti
agenzie (l'OSHA, che si occupa negli Stati Uniti della sicurezza nel lavoro,
il National Toxicology Program americano e l'International Agency for Research
on Cancer IARC) non hanno classificato SLS o SLES né nella categoria dei cancerogeni
noti né in quella dei "ragionevolmente probabili" (anche se questo non vuol
certo dire che nelle liste non ci possano andare a finire in futuro). La classificazione
nella stessa categoria del benzene, semplicemente, non esiste [6].
Ho letto anche che è stato classificato nella categoria dei "probabilmente NON
cancerogeni", ma non sono riuscito a trovare la fonte originale; le indagini
proseguono. Questo non significa "non sono cancerogeni se a basso dosaggio";
significa "non sono cancerogeni" punto e basta. Al massimo, una irritazione
ripetuta e continuativa puo' provocare alcune forme di cancro, ma a questo punto
e' cancerogeno anche l'elastico delle mutande. A quanto sostiene Barbara Mikkelson,
una studiosa americana di leggende metropolitane, una possibile origine del
messaggio è un caso degli anni '70, in cui alcune partite di shampoo furono
contaminate da nitrosamine (che sono, queste sì, cancerogene), provenienti proprio
da un laurilsolfato differente, che da allora non è più usato. [7]
Ciò non significa che si possa bere allegramente un bicchierino di SLS puro
tutte le sere prima di andare a dormire, né che future ricerche possano scoprire
qualche effetto, ma certo l'allarme suscitato dal messaggio non è giustificato.
A meno che non siate produttori di shampoo "naturali", "olistici" o "ayurvedici",
i cui siti web riportano quasi sempre il testo... Saluti a tutti e buon anno,
per piacere NON forwardate a cinque amici questo mail perche' tanto non porta
fortuna. Stefano _______________________
[1] J. H. Brunvand, "The Vanishing Hitchhiker. American urban legends and their
meaning." New York: Norton (1981) Pagg. 95 e seguenti.
[2] V. Campion-Vincent, J. B. Renard, "Légendes urbaines. Rumeurs d'aujourd'hui."
Paris: Payot (1992).Pag. 197.
[3] C. Bermani, "Il bambino è servito. Leggende metropolitane in Italia." Bari:
Dedalo (1991)
[4] S. Casillo, "Le false voci sui prodotti e i marchi industriali." Napoli:
Liguori (1996) Pagg. 37 e seguenti.
[5] J.-N. Kapferer, "Rumeurs: le plus vieux média du monde." Paris: Seuil (1987)
Pagg. 56 e 60.
[6] Ad esempio: National Toxicology Program, "Report on Carcinogens, 9th edition"
Washington: EHIS (2000).
[7] B. Mikkelson, http://www.snopes.com/toxins/shampoo.htm
-- +---------------------------------------+
| Stefano Bagnasco |
| I.N.F.N. and University of Torino |
+---------------------------------------+ |
Home: +39.011.819.6991 |
| Office: +39.011.670.7340 |
| GSM: +39.348.1868717 |
| bagnasco@to.infn.it sbagnasco@iol.it |
+---------------------------------------+
Mimma Tieghi (MariaLorenza.Tieghi@RCM.INET.it) on Sunday, October 15, 2000
at 00:32:05
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fonte: un amico occasione: una cena a casa di amici, mentre si stava preparando
da mangiare
luogo: Milano
storia: Ecco un metodo infallibile per non far lacrimare gli occhi quando si affettano le cipolle crude. Tenere in bocca un fiammifero dalla parte del legno. Lo zolfo della capocchia attirerebbe le esalazioni degli ortaggi evitando lo spiacevole inconveniente.